Il presidente e il Consiglio Direttivo dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG) sono lieti di comunicare che il 20/11/2020, in occasione della celebrazione del Transgender Day of Remembrance #TdoR (giornata della memoria delle violenze esercitate nei confronti delle persone transgender/gender nonconforming – TGNC) l’assemblea dei soci dell’Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere ha approvato all’unanimità l’ultima versione degli “Standard sui percorsi di affermazione di genere nell’ambito della presa in carico delle persone TGNC”.
Il Consiglio ha voluto far coincidere l’approvazione di questo importante documento con il TDoR per ribadire, in questa particolare e importante giornata per le persone TGNC, l’approccio affermativo e sensibile ai particolari bisogni delle persone TGNC che connota in un’ottica depatologizzante la presa in carico delle persone che si rivolgono all’ONIG per intraprendere un percorso di affermazione di genere. Come avrete modo di rilevare dalla lettura del documento alla cui stesura hanno partecipato molti soci dell’ONIG (tra cui Roberta Rosin presidente di Con-te-stare), è stato approvato uno strumento dal quale traspare l’attenzione, in ogni fase del percorso di affermazione di genere, della creazione tra professionista e persona TGNC di un clima di fiducia, collaborazione e accordo costante. Come è ribadito nel portale dell’Istituto Superiore della Sanità dedicato al benessere delle persone TGNC: è indispensabile che nella relazione che si viene a stabilire tra il/la professionista e la persona TGNC venga superata un’ottica valutativa, che può inficiare la relazione, e che si realizzi invece un’alleanza di lavoro che aiuti non solo le persone TGNC a completare con successo il percorso di affermazione di genere, ma anche i professionisti a svolgere con maggior serenità la propria attività.
Di seguito il documento ufficiale.
OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’IDENTITA’ DI GENERE – ONIG
STANDARD SUI PERCORSI DI AFFERMAZIONE DI
GENERE NELL’AMBITO DELLA PRESA IN
CARICO DELLE PERSONE TRANSGENDER E
GENDER NONCONFORMING (TGNC)
Premesse
1. Esistono specifiche condizioni esistenziali caratterizzate da un mancato riconoscimento con il genere assegnato alla nascita, che può essere più o meno intenso. In tali casi le persone vivono o desiderano vivere in conformità con una identità di genere alternativa ai codici binari.
2. La ricchezza di una cultura si fonda sulle differenze individuali e sul principio di non discriminazione; il benessere della comunità non può, quindi, prescindere dal diritto della persona di vivere in relazione con il proprio contesto secondo la propria identità, né può prescindere dal bisogno di facilitare un’evoluzione culturale generalizzata, basata sulla conoscenza e il riconoscimento delle molteplici declinazioni identitarie. Queste ultime trovano il loro nucleo essenziale nel principio di autodeterminazione e nel rispetto dei diritti e della libertà altrui.
La costruzione dell’identità, e dell’identità di genere nello specifico, è un processo legato a complessi intrecci tra fattori biologici e fattori relazionali che, evolvendosi nel tempo, producono una molteplicità di differenze individuali collocabili, secondo parametri che variano da cultura a cultura, lungo un continuum connotato ai due estremi da identità e ruoli considerati maschili e femminili.
3. Vivere coerentemente con l’identità di genere alla quale la persona sente di appartenere, sia essa binaria (maschile/femminile) o non binaria (genderqueer, bigender, ecc.), coinvolge sia la realtà intrapsichica che quella relazionale e sociale. I disagi che possono emergere nel processo di costruzione dell’identità di genere potrebbero richiedere percorsi psicologici e/o medici e/o chirurgici differenziati, ma basati su criteri di intervento che consentono omogeneità di trattamento nei diversi Servizi specialistici del territorio nazionale, garantendo il rispetto e il benessere della persona e un terreno comune di confronto e ricerca tra professionisti che operano nel campo.
Tenuto conto che le terapie ormonali possono produrre effetti irreversibili e che i cambiamenti somatici ottenuti chirurgicamente sono definitivi, è necessario garantire la tutela del benessere della persona che intende sottoporsi a un trattamento ormonale di affermazione del genere e/o a un trattamento chirurgico di affermazione del genere. All’interno di tale prassi è raccomandabile un percorso psicologico, inteso principalmente come spazio di elaborazione dei vissuti connessi alle varie fasi e ai diversi aspetti dell’iter di affermazione del genere.
4. I Servizi devono basare la loro attività su un lavoro interdisciplinare svolto da operatori con competenze specifiche e qualificate, in collegamento e secondo procedure concordate con le agenzie territoriali (ASL, Istituti Scolastici, ecc.), le agenzie sociali (Sindacati, Movimenti, Associazioni, ecc.) e altre strutture (Tribunali, Università, Istituto Superiore di Sanità, Pubblica Amministrazione, ecc.).
5. Considerata la complessità e la specificità del tema, i singoli professionisti dell’area sanitaria, sociale e legale a cui si rivolge un* potenziale utente, devono consultarsi
con operatori specializzati, o inviarl* presso strutture specialistiche per la presa in carico delle persone Transgender e Gender Nonconforming (TGNC), al fine di concordare e pianificare con l’utente stess* e con gli altri professionisti un programma complessivo, integrato e individualizzato, che l’utente si impegna a rispettare.
6. Ogni relazione tra gli operatori e gli/le utenti dei Servizi deve essere caratterizzata da un clima di fiducia che consenta una corretta ed esauriente informazione reciproca, nel pieno rispetto dell’autodeterminazione della persona e della responsabilità professionale dell’operatore. Si ritiene, a tal fine, eticamente corretto utilizzare nella propria pratica clinica un’ottica depatologizzante, ovverosia un’offerta di presa in carico rispettosa, consapevole e supportiva delle identità e delle esperienze di vita delle persone TGNC.
Criteri di intervento
I criteri di seguito riportati devono considerarsi raccomandazioni da applicare in caso di richiesta di trattamento ormonale e/o chirurgico di affermazione del genere modulabili in base alle specifiche domande di consulenza o intervento clinico formulate dall’utente e dalle valutazioni effettuate dai sanitari nei singoli casi.
– Analisi della domanda e valutazione dell’eleggibilità
1. I programmi di trattamento ormonale e/o chirurgico di affermazione del genere nonché il percorso legale effettuato ai sensi del D.L. n. 164 del 1982, mirano ad evidenziare le motivazioni, le aspettative e il contesto che hanno portato l’utente alla richiesta di affermazione del genere, a valutare l’eventuale difficoltà collegata alla incongruenza di genere e a concordare un eventuale progetto di presa in carico individualizzata.
2. Ogni fase del progetto concordato prevede una stretta integrazione di interventi svolti nell’ottica medica e/o chirurgica e/o psico-sociale nel rispetto dell’autodeterminazione dell’utente, che si diversificheranno sulla base delle istanze e dei quesiti portati dall’utente.
3. Laddove emergano e vengano diagnosticate concomitanti condizioni psicopatologiche la precedenza verrà accordata al trattamento di queste ultime, fermo restando la possibilità di accesso agli interventi medico-chirurgici affermativi del genere una volta che sia raggiunta una condizione di buon compenso psicologico. Gli specialisti favoriscono il lavoro di rete con le agenzie di riferimento (Servizio Psichiatrico, Comunità, ecc.) al fine di includere in ogni modo il tema dell’affermazione del genere nei trattamenti necessari.
4. Il trattamento chirurgico di affermazione del genere può essere intrapreso da persone che abbiano ottenuto l’autorizzazione dal Tribunale. In caso di soggetti minorenni si rinvia alle “Linee guida per la presa in carico dei minorenni con sviluppo atipico della identità di genere”. (Vedi sito www.onig.it).
– Possibili Iter di affermazione di genere
1. L’ingresso nel programma di trattamento ormonale e/o chirurgico di affermazione del genere prevede, in fase preliminare, che la persona venga informata su tutte le procedure e le terapie, nonché su tutti i rischi che queste comportano e sull’irreversibilità di alcune di esse, così che la persona possa effettuare una scelta
consapevole ed esprimere un consenso informato scritto, inerente il progetto concordato.
2. A partire dalla richiesta di trattamento ormonale e/o chirurgico di affermazione del genere, il programma psicologico, integrato a quello medico, si sviluppa secondo modalità individuate caso per caso e concordata con la persona nello spirito di autodeterminazione e di libera scelta dei trattamenti sanitari. Esso ha primariamente la finalità di aiutare la persona a esplorare i propri vissuti di genere, e a elaborare i vissuti connessi alle modificazioni somatiche determinate dalle terapie mediche e chirurgiche. Il percorso psicologico, oltre ad avere una primaria funzione di sostegno, mira altresì all’elaborazione delle questioni relative non soltanto alle tematiche di genere, ma alla più complessiva vicenda esistenziale della persona interessata. Laddove la persona ne percepisca la necessità, si potrà prevedere la partecipazione del partner e/o di membri della famiglia di origine in modo da aiutare gli stessi a meglio comprendere la natura dei vissuti di varianza di genere, migliorando il clima e le dinamiche di coppia e/o familiari durante il percorso di transizione.
3. E’ raccomandabile che la persona abbia avuto la possibilità di sperimentarsi socialmente nel genere vissuto come proprio prima dell’accesso alle terapie chirurgiche affermative del genere.
4. Ottenuta l’Autorizzazione del Tribunale, il trattamento chirurgico di affermazione del genere avverrà, ove si ravveda la necessità, dopo aver verificato la piena consapevolezza della persona rispetto alla propria scelta e la piena assunzione di responsabilità rispetto ad essa.
5. Variazioni relative ai criteri e alle procedure d’intervento devono essere adottate solo in casi specifici, con motivazioni ampiamente documentate. Gli operatori interromperanno il trattamento di chi non si attenga al programma concordato.
Follow up
1. A garanzia della salute della persona, intesa come benessere psico-fisico e sociale, gli operatori si impegnano a garantire, non a imporre, la continuità del percorso ma anche ad aiutare la persona ad affrontare i complessi vissuti emozionali conseguenti al percorso di trattamento ormonale e/o chirurgico di affermazione del genere.
2. Per quanto attiene alla terapia ormonale di affermazione del genere, la persona dovrà sottoporsi a controlli medici periodici annuali o altrimenti concordati.
Considerazioni
1. Avendo rilevato un considerevole incremento dei tassi di incidenza e prevalenza di bambin* che esperiscono una varianza di genere, si ritiene rilevante dedicare particolare attenzione a tale tematica e promuovere adeguati interventi di formazione-informazione non solo per i familiari degli/lle utenti, ma anche per il personale delle istituzioni scolastiche e di altre agenzie/enti coinvolti. Per quanto riguarda la presa in carico dei minori con varianza di genere, si rinvia alle “Linee guida per la presa in carico dei minorenni con sviluppo atipico della identità di genere”. Vedi sito www.onig.it
2. Viste le implicazioni socio-culturali relative alla condizione delle persone TGNC, si ritiene prioritaria una corretta e approfondita formazione – informazione delle figure professionali dell’area sanitaria, sociale e legale che svolgono funzioni attinenti a questo campo e dei dipendenti della Pubblica Amministrazione.
3. Allo scopo di migliorare la conoscenza in materia, con l’obiettivo primario di migliorare le condizioni legate alla salute e al benessere delle persone TGNC, si ritiene fondamentale approfondire la ricerca scientifica sulla genesi e sull’organizzazione dell’identità di genere, sugli effetti a lungo termine delle terapie ormonali, sulle nuove tecniche chirurgiche che meglio soddisfino reali e concrete esigenze della persona e sugli effetti nocivi dello stigma e della discriminazione sulla salute psico-fisica.